Una storica Divina Liturgia ha avuto luogo il 24 maggio 2014 in un eremo isolato delle Meteore, dove si può accedere solo con una scalata sulle rocce.
L'ultima Divina Liturgia era stata celebrata presso l'eremo di san Gregorio 50 anni fa, a causa della difficoltà di raggiungerlo.
Eppure quest'anno, con l'aiuto di cinque vigili del fuoco del Dipartimento dei pompieri di Kalambaka, due abati e quattro monaci hanno scalato una parete a picco di 50 metri per raggiungere l'eremo di san Gregorio, nascosto alla vista in una grotta.
L'eremo di san Gregorio risale a qualche anno tra il 1370 e il 1375 ed è stato costruito dai santi fratelli ieromonaci Gregorio e Teodosio. L'eremo è composto da tre successivi ambienti cavernosi con caratteristici balconi in legno, il primo all'altezza di circa 25 metri, il secondo a 35 e il terzo quasi a 50. L'area non è bagnata dalla pioggia, perché si trova ad angolo acuto tra la roccia e il terreno, ed è il motivo per cui i balconi in legno sono stati in grado di sopravvivere a tanti secoli.
La cappella è decorata con affreschi in stile macedone, vecchi ma belli e ben conservati. I padri delle Meteore si sono arrampicati fino a questo eremo isolato negli anni '70 e hanno scoperto gli affreschi dei santi Gregorio e Teodosio, insieme con le loro tombe.
Dal 1994 l'eremo di san Gregorio è una dipendenza del monastero della santa Trinità, per decreto del metropolita Seraphim di Stagon e Meteora. Si spera che il monastero della santa Trinità possa presto costruire un mezzo di accesso perché i pellegrini siano in grado di visitare questo eremo, e perché vi si possano celebrare regolari Divine Liturgie, soprattutto in occasione della festa dei fondatori.
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