La persecuzione dei fedeli della Chiesa ortodossa ucraina nel proprio paese ha raggiunto un ulteriore stadio: la proibizione di tenere funzioni pubbliche per le quali, fin dall’indipendenza dell’Ucraina, non era mai stato chiesto un permesso alle autorità statali. Il caso di Sumy, che vi presentiamo in traduzione italiana, ci dimostra che la Chiesa è ancora in pericolo in Ucraina, e che non dobbiamo abbassare la guardia.
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