Negli anni passati, per accentuare la propria vocazione "europea", lo stato ucraino si è adoperato ad abbattere le statue di Lenin e a rinominare le vie a lui dedicate: questa operazione, tuttavia, è solo di facciata. In realtà il leninismo la fa ancora da padrone a Kiev, e come agli inizi dell'URSS orchestra una serie crescente di persecuzioni religiose. Il metropolita Kliment (Vecherja, nella foto) di Nezhin e Priluki rilancia questo allarmante paragone quando commenta la recente decisione di demolire il monastero della Decima di Kiev come "un affronto ai cristiani ortodossi ucraini".
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