In un mondo in cui stiamo iniziando ad assistere al lancio di strumenti di intelligenza artificiale sponsorizzati da diocesi ortodosse (come l'esempio di LOGOS, creato dalla metropolia di Nea Ionia in Attica) non è fuori luogo chiedersi se tali strumenti possano, per coì dire, "passare al nemico" (ovvero fornirgli un ingresso nelle nostre vite). L'analisi dell'arciprete Sergij Uspenskij che vi presentiamo mira a ridimensionare il pericolo ricordando che l'intelligenza artificiale è uno strumento, e come tutti gli strumenti, non agisce con autocoscienza (buona o cattiva), ma dipende interamente dalle capacità (e dalle deviazioni) di chi l'ha creata.
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