Dopo la totale débâcle del sequestro della cattedrale ortodossa di Chernovtsy, gli scismatici ucraini benedetti dal patriarca Bartolomeo stanno cercando di arrampicarsi sugli specchi con le solite tecniche: "erano solo dei teppisti", "propaganda russa", e via blaterando. Purtroppo, le telecamere di sorveglianza non mentono, e mostrano l'inconfondibile figura dello zio di Sergij (in pseudo-Ortodossia Epifanij) Dumenko, che dirige freddamente il tentato sequestro. Il reportage con video preparato dall'Unione dei giornalisti ortodossi, di cui vi forniamo in italiano la trascrizione, è un gioiello di giornalismo investigativo. In un'America e in un mondo occidentale ancora interessati alla verità avrebbe vinto un premio Pulitzer: per ora accontentiamoci che sia ancora legale diffondere queste notizie senza essere maltrattati. Il reportage si conclude con una domanda: "Il patriarca Bartolomeo non si è ancora reso conto di aver accolto nella famiglia delle Chiese ortodosse un'organizzazione palesemente criminale?" A questa possiamo rispondere in chiari termini: "se ne rende perfettamente conto" (o per dirla alla romana: "non ci è, ci fa..."), ma risolvere questa impasse richiederebbe pentimento, cosa che né gli scismatici ucraini né il patriarca che li ha accolti nel suo abbraccio sembrano disposti a considerare.
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