Mentre nella vicina Croazia il presidente Milanović ha posto il veto all'invio di soldati croati in Ucraina, è arrivata la notizia che il Montenegro ha accettato di inviare truppe per facilitare il suo ingresso nella NATO.
Milutin Mićović (nella foto), giornalista e intellettuale di Podgorica, ha dichiarato: "Il Montenegro, adempiendo al suo obbligo nei confronti dell'Alleanza, entra simbolicamente in una spudorata vergogna nazionale e storica... Ora andremo sul fronte orientale per aiutare coloro che ci hanno bombardati due decenni e mezzo fa, che hanno ucciso i nostri bambini, schierandoci dalla parte di coloro che ci hanno massacrati e uccisi nel 1915 e nel 1941, combattendo contro i nostri secolari paladini e amici, fratelli di fede e sangue. Allora, cosa ci resta? Forse è meglio, per noi, per tutti coloro che hanno ancora una faccia in Montenegro, coprirsi oggi e domani e per sempre con una coperta e non uscire alla luce del giorno. Per usare un eufemismo, una vergogna sulla faccia di tutto il popolo. il Montenegro, unendosi alla NATO, ha accettato di lavorare contro la sua storia, contro la sua natura libertaria e contro il suo popolo... la verità è che non è entrato nella NATO per plebiscito, ma per volontà di un partito che ha ghermito il popolo montenegrino e poi lo ha portato nell'alleanza NATO, pur essendo esso un amico storico della Russia".
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