Mentre il più anziano sacerdote e unico ieromonaco del Patriarcato di Costantinopoli nelle Filippine, padre Philemon (Castro, nella foto), assieme alla parrocchia da lui fondata, si unisce alla già ragguardevole schiera di chierici che hanno lasciato la Chiesa di Costantinopoli per quella russa in protesta per la pirateria fanariota in Ucraina, il suo ex-vescovo archivia il suo caso dichiarando il prete e la parrocchia “non canonici”. Leggiamo il resoconto di questa notizia in traduzione italiana, e riflettiamo pure sul pericolo dell’introduzione di questo nuovo termine della neo-lingua del Fanar: da domani, l’appellativo “non canonico”, generalmente usato per le anti-chiese che rifiutano per qualsiasi motivo la comunione con la Chiesa ortodossa, potrà essere rivolto anche a noi! La nostra colpa sarà di pretendere di essere ortodossi non costantinopolitani entro le acque territoriali fanariote, che a parere di chi le rivendica, dovrebbero coprire il 110% della superficie del nostro pianeta.
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