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19 aprile 2014
Alla vigilia della festa della santa Pasqua, sua Santità il patriarca Kirill ha compiuto una preghiera per la pace in Ucraina.
Dopo la liturgia del Sabato Santo, compiuta il 19 aprile 2014 nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, sua Santità il patriarca si è rivolto ai fedeli con un discorso primaziale:
"Con questo meraviglioso servizio divino - la Liturgia del Sabato Santo - entriamo nella celebrazione della santa Pasqua. E anche se astronomicamente Pasqua inizia a mezzanotte, quando tutta la Chiesa canta l'inno del Cristo risorto, già ora, in quanto questa Liturgia è associata alla sera, e secondo le regole della Chiesa la festa inizia la sera, noi stiamo entrando in questa celebrazione. Questo Sabato è particolarmente benedetto dal riposo di Cristo, il sonno speciale della sua morte – la morte fisica di una persona, che non poteva distruggere il suo corpo divino. E noi sappiamo che, al momento della risurrezione, il Signore è risorto dai morti. Questo è il più grande evento nella storia umana.
Proprio in questo momento spiritualmente intenso della nostra vita religiosa, quando apriamo il nostro cuore a incontrare il Signore, il Salvatore risorto del mondo, esorto tutti voi, tutta la nostra Chiesa, a offrire una preghiera calda e sincera per l'Ucraina.
L'Ucraina è un paese politicamente oltre le nostre frontiere, ma non lo è mai stato spiritualmente e storicamente. Noi siamo un solo popolo davanti a Dio, noi confessiamo un'unica fede ortodossa, non importa quanto qualcuno dica che il popolo ucraino professa anche altre fedi. Noi trattiamo con rispetto le minoranze religiose, ma sosteniamo e continueremo a sostenere che l'Ucraina, organicamente collegata con la Santa Rus', è un paese ortodosso.
Oggi dobbiamo pregare per il popolo della Rus', che vive in Ucraina, perché il Signore pacifichi la terra ucraina, perché sia evitata in ogni caso la guerra intestina all'interno dello Stato ucraino, e perché nelle relazioni tra Ucraina e Russia siano sventati i piani di quelli che vorrebbero usare mezzi politici o pressioni forzate per spezzare la Santa Rus'. Questo è stato tentato più volte nella storia, e a nessuno è mai riuscito. Anche oggi, con la tentazione di colmare questo divario con l'acquisizione di superiorità militare e politica, noi figli ortodossi della Santa Rus' dobbiamo pregare il Signore per la pacificazione dell'Ucraina, per porre fine alla violenza, per l'instaurazione di un regno di pace, perché i popoli della Santa Rus' non siano nemici gli uni degli altri, e perché nessuno possa mai sfruttare i popoli della Santa Rus' per i propri scopi, spingerli alla guerra intestina, indebolire la loro vita spirituale e, soprattutto, l'Ortodossia.
Rispettando la sovranità della moderna Ucraina, oggi preghiamo, inoltre, che il Signore aiuti a superare la crisi politica e sociale in questo paese, perché vi venga eletto un governo legittimo, perché siano apportate legittimamente modifiche ai fondamenti delle leggi del paese, modifiche che oggi il popolo ucraino aspetta, e perché mai, in nessun caso, il nemico del genere umano possa seminare i semi della discordia all'interno dell'Ucraina e in tutta la Santa Rus' storica".
Il Patriarca Kirill ha ricordato che a partire dal mercoledì della Settimana Santa, secondo i regolamenti ecclesiastici, non si fanno prosternazioni fino a terra, ma data la particolare importanza di ciò che sta accadendo in Ucraina, il primate della Chiesa ortodossa russa benedice tutti i fedeli che vogliono pregare in chiesa in ginocchio, ed egli stesso, in ginocchio con le mani alzate, ha letto la preghiera:
"O Dio Onnipotente, sovrano e autore di tutto il creato, che tutto ricolmi con la tua magnificenza, e tutto mantieni con la tua potenza.
A te ci rivolgiamo, nostro Signore datore di grandi doni, con cuore contrito e fervente preghiera per la terra ucraina, lacerata da lotte e discordie.
Misericordiosissimo e onnipotente, non adirarti sino alla fine, o Signore! Sii misericordioso con noi, ti prega la tua Chiesa, presentandoti come intercessore l'iniziatore e autore della nostra salvezza, Gesù Cristo. Rafforza il tuo popolo fedele nella terra ucraina, illumina gli occhi della mentre degli erranti con la tua luce divina, perché sia conosciuta la tua verità, perché sia addolcita la loro amarezza, perché siano placate le ostilità e le turbolenze che sorgono nel paese e nel suo popolo pacifico, perché tutti conoscano te, nostro Signore e Salvatore. Non distogliere il tuo volto da noi, o Signore, donaci la gioia della tua salvezza. Ricordati della misericordia che hai mostrato ai nostri padri, muta la tua collera in misericordia e concedi il tuo aiuto al popolo ucraino che si trova nelle afflizioni.
La Chiesa della Rus' ti prega, chiedendo l'intercessione di tutti i santi in essa glorificati, e soprattutto della tutta santa Madre di Dio e sempre Vergine Maria, che fin dai tempi antichi protegge e custodisce il nostro paese. Infiamma i nostri cuori con il calore della tua grazia, rafforza la nostra volontà con la tua volontà, come già ai tempi antichi, così che anche ora sia glorificato il tutto santo tuo nome, del Padre, del Figlio e del santo Spirito, nei secoli dei secoli. Amen."
La prima preghiera per la pace in Ucraina è stata offerta con la benedizione di sua Santità il patriarca Kirill in tutte le chiese della Chiesa ortodossa russa il 23 febbraio di quest'anno.
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