Ci sono donne che hanno portato onore e dignità alla Chiesa (e sono davvero troppe per nominarle tutte allo stesso tempo), e ci sono purtroppo donne che avrebbero fatto meglio a prendere strettamente alla lettera il consiglio di san Paolo di tacere in chiesa. Da anni ormai osserviamo la china discendente del pensiero e delle esternazioni di sorella Vassa (diminutivo di Vasilissa) Larin (o Larina, alla russa), che da figlia di uno degli arcipreti della ROCOR e studiosa di liturgia sotto la guida di padre Robert Taft dell'Istituto Orientale di Roma, è caduta in abissi sempre più deprimenti di russofobia, fino a guadagnarsi un posto nella galleria dei furfanti distruttori dell'Ortodossia dall'interno. Ora si è spinta ancor più in basso con un "pellegrinaggio della vergogna" a Kiev, dove si è intrattenuta con alcuni tra i peggiori apostati e persecutori della Chiesa ortodossa. Ne offriamo un resoconto nella sezione "Figure dell'Ortodossia contemporanea" (in questo caso, davvero, figuracce), ricordando come gesti come questo non solo non creano ponti o legami, ma alimentano ancor più le divisioni e le diffidenze.
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