In un'altra meravigliosa prova di democrazia dell'Unione Europea, il metropolita Evgenij (Reshetnikov, nella foto) è costretto a lasciare l'Estonia dopo il rifiuto di rinnovo del suo visto. La ragione? Sembra che il metropolita (che è un teologo, e non si è mai occupato di politica in vita sua) sia "una minaccia alla sicurezza dell'Estonia".
Si rifiuta forse di "condannare l'invasione russa", in buono stile politichese della NATO? Tutt'altro: lo ha fatto pubblicamente per ben due volte. Ma nella democratica Estonia, la legge non è uguale per tutti, men che meno per gli "alieni" russi che costituiscono circa un sesto degli abitanti del paese.
Dopo essersi gloriata del titolo di Judenfrei durante l'occupazione nazista, forse l'Estonia sta mirando al titolo di Russenfrei, in una guerra in cui nessun armistizio è offerto, e nessun armistizio è concesso.
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