Sono iniziate le “conversazioni” a cui i servizi segreti ucraini invitano i vescovi della Chiesa ortodossa ucraina: si tratta di colloqui non previsti da alcun ordinamento legale (il responsabile del dipartimento legale della Chiesa, l'arciprete Aleksandr Bakhov, suggerisce ai vescovi che vogliono accogliere questa richiesta di recarsi alle “conversazioni” in compagnia di un avvocato), e non è difficile intuire la portata delle pressioni poste sull’episcopato canonico. Le pressioni non si limitano a tali colloqui, comunque, e ne parla la conversazione con il metropolita Luka di Zaporozh'e (nella foto), che vi presentiamo in russo e in italiano. A quelli che amano parlare di influenze del KGB sugli ambienti ecclesiali di oggi, ricordiamo solo che il KGB non esiste più dal 1991 (non guasta essere aggiornati...) e che i servizi segreti ucraini di oggi sono eredi del KGB non meno di quelli russi (anzi, a giudicare da azioni come quelle qui descritte, sembrano esserlo anche un tantino di più).
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