L’arciprete Andrew Phillips cerca di spiegare ai lettori del suo blog come si è sviluppata in lui la venerazione per lo tsar Nicola II come un santo: compito non facile anche per uno con un profondo amore per la Chiesa russa, perché nel suo caso ha comportato una lotta di diversi decenni contro una serie di miti abilmente fabbricati, che stanno crollando solo sotto la ricerca storica più seria nello spazio post-sovietico. Gli stessi miti stanno ancora pesando sulla coscienza della maggior parte di noi (ricordiamoci, hanno avuto un’ottantina d’anni per radicarsi indisturbati nel mondo occidentale) e contributi come il recente saggio sull’importanza dello tsar martire (che presentiamo nella sezione “Santi” dei documenti) costituiscono un antidoto a lungo atteso a questa visione distorta.
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