Dovevamo aspettarcelo: in un'Ucraina dove ormai, come nel romanzo 1984 di George Orwell, non ci sono più pudori a dichiarare che "La pace è guerra, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza", non poteva mancare l'appello di Svjatoslav Shevchuk (nella foto), il capo degli uniati ucraini, a mantenere l'unità con Roma in nome della "santità" di Iosafat Kuntsevich, uno dei più malevoli e sanguinari apostati dall'Ortodossia che la storia ricordi. Cerchiamo di offrire un antidoto a questo veleno gratuito con il saggio di Kirill Aleksandrov che vi abbiamo tradotto.
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