Vladimir Legojda (nella foto), presidente del Dipartimento per le relazioni della Chiesa con la società e i mass media, ha dovuto intervenire pubblicamente ancora una volta per sottolineare quanto le sanzioni contro i leader ecclesiastici siano un tentativo piuttosto sporco di estendere la guerra in ambiti non correlati. Non invidiamo Vladimir Romanovich, che per la sua onestà finirà probabilmente per essere egli stesso oggetto di sanzioni, ma possiamo certamente schierarci con lui in quello che afferma.
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