Nel territorio di Cherkassy, la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" sta cercando persone che servano come sacerdoti nelle chiese sequestrate alla Chiesa ortodossa ucraina.
Poiché la "conversione" nella regione di Cherkasy è lenta (finora si sono "trasferite" solo 60 chiese, mentre 200 sono ancora sotto la Chiesa ortodossa ucraina), il "metropolita" Ioan Jaremenko (nella foto) ha fatto un appello ala formazione a distanza di nuovi "sacerdoti": "In questa situazione, è importante avere una fonte di candidati devoti. Se non hanno cattive abitudini, li prepariamo al sacerdozio".
Ora, siamo sicuri che il saccheggio di chiese e i maltrattamenti di sacerdoti e fedeli non saranno calcolati come cattive abitudini, così come non lo sarà la convinzione in puro stile hitleriano che i russi non siano esseri umani, mentre certamente tra le "cattive abitudini" esecrate da Jaremenko dovremo includere il supporto ideale al "mondo russo", la convinzione che parti dell'Ucraina abbiano diritto alla propria autodeterminazione di appartenenza statale, e peggio di tutto, l'invito alla riconciliazione tra i popoli russo e ucraino.
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