Da un po' di tempo non pubblichiamo novità dal nostro caro amico padre Andrew Phillips (nella foto), ma non abbiamo alcun problema con lui, come ben sa chiunque ci abbia visti schierati al suo fianco in molte occasioni. Questo non significa che concordiamo sempre e al cento per cento con tutte le sue visioni e posizioni (questo è un dono che hanno solo le fotocopie e gli imbecilli), ma sicuramente la sua visione pastorale e missionaria è in massima parte anche la nostra. Dopo le vicende che hanno funestato la ROCOR in Gran Bretagna (e che abbiamo descritto in dettaglio sul nostro sito negli anni passati), padre Andrew ha trovato una sua casa e sistemazione canonica nella Chiesa ortodossa romena. Ora, nel suo stile particolarmente schietto, padre Andrew ha voluto fare il punto su questa situazione, e le sue affermazioni, che vi presentiamo in traduzione italiana, scontenteranno sicuramente un bel numero di persone. Riteniamo tuttavia che questo resoconto sia teologicamente importante, perché offre materia di riflessione sull'annoso problema del ribattesimo dei convertiti (che fu la ragione delle tensioni che portarono padre Andrew e una quindicina di altri chierici a lasciare la ROCOR) e sui temi della fedeltà alla tradizione e dell'esperienza ecclesiale.
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