In occasione dei 30 anni dal genocidio in Ruanda, il metropolita Luka (Kovalenko) di Zaporozh'e e Melitopol' ha inviato un messaggio del Venerdì Santo che ricorda una tragica connessione tra i due paesi martoriati: in Ruanda fu un'emittente radio-televisiva a farsi portavoce dell'odio razzista, scatenando direttamente l'inizio del genocidio del 1994. Oggi, simili teorici ucraini dell'odio razzista stanno facendo simili campagne mediatiche (senza alcuna voce contraria, perché – con buona pace degli amanti del "contraddittorio" – le voci di dissenso sono spente a forza in tutto il paese), e uno dei loro primi obiettivi è la Chiesa ortodossa canonica del paese. Tuttavia, ricorda il metropolita Luka, c'è sempre una speranza di pentimento... per chi vorrà intraprendere la via cristiana.
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