Di fronte a una propaganda a raffica, a reti unificate, di quanto sia da condannare l'invasione russa dell'Ucraina, ci dispiace che le prime vittime dei media siano proprio quelli che potrebbero ora parlarci delle sofferenze subite per otto anni in una regione dai tre ai quattro milioni di abitanti (tanti quanti ne ha il Piemonte!)
Ora i civili del Donbass appena liberato possono raccontare di come, per otto anni e in spregio del cessate il fuoco degli accordi di Minsk, hanno visto sistematicamente bombardare abitazioni civili, scuole, asili, ospedali, chiese, monasteri e via dicendo... il tutto nella più apatica indifferenza dei media del mondo "libero".
Ora potrebbero farci sapere queste cose... ma la loro voce non arriverà facilmente.
Ma alcuni, al di sotto dei radar dei media, raccolgono e diffondono informazioni come questo video da Donetsk (in tedesco sottotitolato in italiano), per il quale ringraziamo Giuseppe, che ha avuto la pazienza di ripresentarlo sul suo canale.

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