
Stanno iniziando a comparire (come un ladro nella notte...) le notizie relative a un riconoscimento da parte del Patriarcato di Costantinopoli della Chiesa ortodossa macedone, finora in stato di scisma per tutto l'ecumene ortodosso, in primis per il Patriarcato di Serbia (le cui fonti ufficiali, per il momento [24:00 9/5/2022], tacciono).
Orthochristian.com fa notare come la notizia giunga tre giorni dopo l'annuncio di un risultato positivo dell'incontro tra le delegazioni serba e macedone, che avrebbe potuto portare alla ripresa dell'unità canonica già al Concilio dei vescovi della Chiesa serba, più tardi nel mese di maggio.
Vi daremo ulteriori conferme appena sentiremo il punto di vista del Patriarcato di Serbia, dal quale dipende in ultima analisi la fine dello scisma. Notiamo per ora la caratteristica "misericordia" del Fanar, che ancor prima che la riunione canonica sia annunciata, proclama di avere "guarito lo scisma" (...lo abbiamo già sentito da qualche altra parte?), e contemporaneamente si mette a dettare legge sulla futura autocefalia dei macedoni, annunciando che non avranno un diritto alla diaspora (nonostante il fatto che abbiano diocesi e vescovi in Europa occidentale, in Nord America e in Australia... lo abbiamo già sentito da qualche altra parte? ...e nonostante il fatto che la questione della diaspora macedone sia canonicamente di competenza esclusiva della Chiesa serba), né avranno il diritto di usare il nome "Macedonia" o qualsiasi sua variante nel nome della loro Chiesa (nonostante il fatto che la Chiesa serba non abbia mai obiettato all'uso di questo nome).
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