Abbiamo già presentato nel marzo 2017 una notizia riguardante fornitori di supermercati che presentano confezioni di yogurt greco con immagini “taroccate” di chiese ortodosse, da cui sono state cancellate le croci con interventi di Photoshop.
Le polemiche hanno toccato la catena tedesca LIDL, che ha ripetuto gli interventi degli altri rivenditori presentando un’intera linea di prodotti greci con le immagini offensive delle chiese senza croci.
Le scuse della LIDL richiamano immediatamente il detto “peggio la toppa del buco”: nelle parole del portavoce della catena, “Noi evitiamo l'uso di simboli religiosi perché non vogliamo escludere credenze religiose (…) Siamo un'azienda che rispetta la diversità e questo è ciò che spiega il design di questo imballaggio (…) La nostra intenzione non è mai stata di turbare, evitiamo l'uso di simboli religiosi sui nostri imballaggi per mantenere la neutralità in tutte le religioni, e se è stato percepito diversamente, ci scusiamo con coloro che potrebbero essere stati turbati”. Evidentemente, non sono ancora arrivati al principio di buon senso che per evitare l’uso di simboli religiosi sarebbe meglio non farsi pubblicità a forza di immagini di chiese…
Per dimostrare di aver capito l’idea di fondo della neutralità religiosa, e per non farsi mancare critiche anche in casa nostra, una più recente campagna pubblicitaria della LIDL ha presentato una foto senza croci di una chiesa cattolica in Italia (la parrocchia di sant’Antonio Abate a Dolceacqua), provocando le ire dell’amministrazione comunale:

Ora che il clero in Grecia sta invitando i fedeli a boicottare le compagnie colpevoli dello sfregio (inclusa la catena francese Carrefour e quella greca Mevgal), una voce di buon senso è giunta dalla metropolia di Thira, a cui appartengono le cupole greco-ortodosse “amputate” nelle pubblicità:
Poiché la metropolia non è una devota della teoria del carattere "multiculturale" dei monumenti, chiarifichiamo che la contraffazione nella rappresentazione fotografica di una chiesa non può essere tollerata per motivi di opportunità politica o commerciale. Al contrario, tradisce una mancanza di rispetto per l'integrità e la santità dei monumenti, e, purtroppo, una mancanza di istruzione.
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