I membri della delegazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese, giunti a Kiev l'11 maggio in risposta all'appello della Chiesa ortodossa ucraina, hanno ricevuto dal Consiglio pan-ucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose la rassicurazione che "in Ucraina non esiste alcuna persecuzione religiosa":

Naturalmente è un'affermazione a cui non crede nessuno, da entrambi i lati del tavolo delle discussioni, ma è un'ottima occasione per delle foto davvero conciliatorie.
Il 13 maggio la delegazione si è recata a Chernovtsy, dove il nostro amico di lunga data, il metropolita Meletij (Egorenko), ha ricevuto gli ospiti della delegazione, raccontando loro storie di cui vi avevamo già parlato, oltre a resoconti assortiti di quelle persecuzioni religiose che "in Ucraina non esistono":

Per dovere di par condicio, il 17 maggio la delegazione si è recata a Mosca, dove il patriarca Kirill ha ricordato i ripetuti appelli (non dal 2022, ma dal 2014) da lui presentati a diversi organismi internazionali (tra cui lo stesso Consiglio Ecumenico delle Chiese) per una risoluzione pacifica del conflitto in Ucraina:

Se per caso non siete stati informati dai nostri media italiani di questi appelli del patriarca di Mosca alla conciliazione, state in guardia: magari è possibile che tali appelli in realtà non esistano... proprio come le persecuzioni religiose in Ucraina.
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