In una recente intervista su Romfea, il patriarca Bartolomeo afferma: “Noi ortodossi dobbiamo fare un'autocritica e riconsiderare la nostra ecclesiologia se non vogliamo diventare una federazione di chiese protestanti”. La garanzia di unità e di testimonianza comune sarebbe un “primo” non solo per onore, ma per “responsabilità speciali”.
In pratica, ci ricorda che siamo tutti protestanti se non siamo in comunione con la prima sede: guarda caso, questa linea di ragionamento l'abbiamo già sentita... e (almeno finora) NON da parte ortodossa. Per di più, l’abbiamo sentita usare (usque ad nauseam) CONTRO gli ortodossi, proprio per la loro ecclesiologia “non autocritica né riconsiderata”, che esclude a priori nel proprio episcopato un primus sine paribus.
Quando queste dichiarazioni aberranti provengono da uno o più sicofanti del Trono ecumenico, possiamo anche immaginarci che siano fatte ad arte per mendicare favori, ma quando a esprimerle (per la prima volta nella sua vita in modo così esplicito) è l’occupante stesso del medesimo trono, la nostra coscienza cristiana ci spinge a non tacere più.
Vorremmo far notare a sua Mediocrità (*) il patriarca Bartolomeo che quelli tra noi che sono ortodossi per scelta, lo sono proprio perché hanno fatto propria quell’ecclesiologia che lui vorrebbe “riconsiderare”. Alcuni, con grande sacrificio, sono usciti dalla comunione romana allontanandosi da quello stesso papismo che lui vorrebbe far rientrare dalla finestra; altri hanno scelto l’opzione dell’Ortodossia invece di quella della Vecchia Roma proprio perché non potevano accettare in coscienza l’ecclesiologia del primato romano (ecclesiologia ritenuta eretica, ma di gran lunga più credibile e storicamente coerente di quella che la Nuova Roma di questi anni vorrebbe propinarci). Molti di noi, se si fossero trovati di fronte a questa propaganda di papismo fanariota, non sarebbero entrati in prima istanza nella Chiesa ortodossa, o ne sarebbero scappati indignati. Non ci resta che sperare che ora gli altri patriarchi e primati ortodossi non trovino più scuse per non dire e non fare nulla in proposito a queste aberrazioni della fede.
(*) Prima che qualcuno si azzardi ad accusarci di prendere in giro il patriarca Bartolomeo con questo appellativo, riteniamo importante ricordare che, proprio al contrario, prendiamo ESTREMAMENTE sul serio le parole di un patriarca che si auto-definisce spesso “la nostra Mediocrità” (η ημετέρα Μετριότητα).
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