Per coprire le contraddizioni del suo voltafaccia nella crisi ucraina, l’arcivescovo Chrysostomos di Cipro ha utilizzato il ben noto, per quanto ritrito, espediente di scaricare sulla controparte (in questo caso, la Chiesa russa) tutte le accuse che potrebbero essere mosse alla propria parte (in questo caso, il Fanar). Conosciamo bene questa tattica (sono anni che leggiamo accuse alla Chiesa serba di avere “invaso il Kossovo e il Montenegro”...), e possiamo capire che la stampa internazionale, in omaggio al principio di buon senso che la gallina che canta per prima è generalmente quella che ha fatto l’uovo, si sia semplicemente rifiutata di commentare le dichiarazioni sconclusionate del primate cipriota. Ringraziamo tuttavia l’Unione dei giornalisti ortodossi per averci offerto un saggio di Pavel Darovskij che cerca di rimettere ordine sulle accuse di interferenze della Chiesa russa nella Chiesa georgiana e ci offre chiarezza in un paio di scenari poco noti, sia per rispetto della verità storica, sia per chiarire da dove viene il vero pericolo per l’unità della Chiesa georgiana.
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