Oggi la Crimea, e - non inganniamoci - dopo di lei il resto dell'Ucraina, intraprende il sentiero dell'autodeterminazione, non solo l'autodeterminazione politica ed economica, ma soprattutto l'autodeterminazione spirituale. La scelta è o di tenere fede alla nostra Ortodossia ancestrale oppure di tradirla; o di accettare i precetti della santa Rus' e della vita eterna, o di accettare il piatto di lenticchie di Eurosodoma e la morte eterna. E solo la fuga da Sodoma, l'accettazione della giustizia, può salvare dalla morte.
Sebbene la Russia post-sovietica non sia ancora stata completamente restaurata nella Russia ortodossa, tuttavia non ha accettato Eurosodoma, e ogni anno arriva a resistere sempre di più alla globalizzazione che sta preparando la strada dell'Anticristo. Infatti, ci sono molte profezie cristiane circa la rinascita spirituale della Santa Rus' prima della fine, ma non una sola profezia circa la rinascita spirituale di una 'Ucraina' come parte dell'Eurosodoma laicista sotto il giogo delle truppe atee della NATO.
Il referendum in Crimea è il primo passo per la restaurazione delle tre parti della Rus', la grande, la piccola e la bianca. Non è un caso che il referendum arrivi il giorno dopo la festa dell'icona della Madre di Dio Derzhavnaja ("Sovrana", 2/15 marzo; vedi foto), la Sovrana celeste del regno terreno della Rus'. Qualunque cosa accada oggi, come finirà questa saga? Noi lo sappiamo già: Cristo sconfiggerà l'Anticristo (2 Ts 2:8). E la Santa Rus' sconfiggerà Eurosodoma. 'Le porte dell'inferno non prevarranno'.
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