Il sito dell'Arcivescovado per le chiese ortodosse russe in Europa occidentale comunica i dati della riunione del Consiglio arcivescovile del 6 marzo 2013. Stando a quanto vi si dichiara, sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo ha respinto la lista dei tre candidati alla successione del'arcivescovo Gabriele di Comana, ritenendo assenti le "condizioni di serenità (...) per poter procedere all'elezione di un nuovo arcivescovo". Secondo le nuove proposte patriarcali datate 4 marzo 2013, il metropolita Emmanuel (Adamakis), Locum tenens dell'Arcivescovado, assume temporaneamente il ruolo di esarca patriarcale. L'assemblea generale dell'Arcivescovado, prevista per il 30 marzo, potrà proporre un candidato al ruolo di vescovo vicario sotto il Metropolita Emmanuel.
Questo passo ormai inevitabile di integrazione forzata sotto una gerarchia greca è l'esatto parallelo della sorte della diocesi carpato-russa del Nord America, forzata lo scorso anno ad accettare un vescovo greco. In futuro ci ripromettiamo di osservare con attenzione il fenomeno di questo strano "localismo" ortodosso (il cui decorso attuale è stato peraltro abbondantemente previsto e descritto già da decenni).
Per approfondire l'evento e le sue ripercussioni, si può seguire in francese la discussione sul blog Parlons d'Orthodoxie e in russo un interessante articolo dei padri Dimitrj Ageev e Sergij Model su pravmir.ru.
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