Dopo la certificazione medica dell'incapacità del metropolita Vladimir (Sabodan) di svolgere le proprie funzioni, il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Ucraina si è riunito a Kiev il 24 febbraio sotto la presidenza del metropolita Agafangel (Savvin) di Odessa e Izmail - primo membro del Sinodo per anzianità - per eleggere il nuovo locum tenens della Metropolia di Kiev.
Il Sinodo ha eletto a scrutinio segreto il metropolita Onufrij di Chernovtsy e Bucovina (al secolo Orest Vladimirovich Berezovskij, nato il 5 novembre 1944 nel villaggio di Kortyny, distretto di Vashkovskij, in Bucovina). L'elezione del locum tenens non ci stupisce, perché per anni abbiamo sentito indicare il metropolita Onufrij come il successore naturale al trono primaziale di Kiev, con l'assenso di tutti (tranne di quelli che dovranno perderlo come loro metropolita a Chernovtsy).
Non abbiamo alcun dubbio nel dichiarare che vladyka Onufrij è stato finora il nostro più grande amico nell'episcopato del Patriarcato di Mosca, che non solo ci ha esteso una straordinaria ospitalità in Bucovina, ma che ha voluto personalmente venire a visitare le nostre parrocchie in Italia. Potremmo dire molto su di lui: un vero monaco (con esperienza monastica a Pochaev e alla Lavra della Trinità e di San Sergio, di cui è stato rettore), buon diplomatico (parla un buon inglese e un discreto romeno, che gli sono stati utili nelle relazioni inter-ortodosse e con la diaspora), ha avuto un ruolo fondamentale nella riconciliazione con la Chiesa russa all'estero, e soprattutto offre le migliori garanzie di persona incorruttibile. Ricordiamo il suo primo atto da vescovo locale, quando l'amministrazione regionale della Bucovina (passata dal comunismo al nazionalismo ucraino senza soluzione di continuità), alla riapertura delle chiese di Chernovtsy, volle strappare la cattedrale al Patriarcato di Mosca per darla agli scismatici indipendentisti: vladyka Onufrij si mise in sciopero della fame, resistendo per quasi due mesi e arrivando alle soglie della morte quando l'amministrazione si arrese. Tutto lascia pensare che la Chiesa ucraina avrà ora un primo ierarca con il quale ai nemici dell'Ortodossia non conviene scherzare. Mnogaja leta, Vkadyko!

21 agosto 2002: padre Ambrogio con l'arcivescovo (oggi metropolita) Onufrij e l'arcidiacono Job (oggi arcivescovo di Telmessos), di fronte alla cappella della Santa Sindone a Torino
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