Dopo il primo articolo sull'inquietante icona di san Cristoforo dalla testa di cane, presentiamo nella sezione “Santi” dei documenti la seconda parte del saggio di Jonathan Pageau sul blog Orthodox Arts Journal. Vediamo come l'immagine mostruosa del "barbaro" rappresenta la percezione visiva del confine - sia quello sociale che quello psicologico - e osserviamo con l'autore del saggio come in alcuni aspetti dell'arte moderna si siano operate astrazioni artistiche del tutto simili, ma meno edificanti, per esempio utilizzando fuori contesto le maschere dell'arte tribale africana. Nella sua complessità e nei suoi aspetti anche più apparentemente dissonanti, l'iconografia ortodossa parla profondamente al nostro spirito.
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