Di fronte all’indifferenza delle istituzioni internazionali ostaggio della politica americana, la Russia ha preparato un convoglio di 287 camion di aiuti umanitari per la popolazione della Novorossija oggetto di genocidio. Abbiamo ascoltato tutte le possibili reazioni ipocrite, comprese le accuse di fornire un aiuto militare segreto da parte di quelle potenze che stanno offrendo aiuti militari palesi per massacrare i civili. Dopo una serie di ritardi imposti dal governo ucraino, inclusa l’intimazione di non procedere perché nella zona degli aiuti umanitari sono in corso nuovi bombardamenti (leggi: sterminio di civili), anche l’orso ha perso la pazienza, e il convoglio è passato per la zona tenuta dagli insorti e ha finalmente raggiunto Lugansk nel pomeriggio di venerdì 23 agosto (avrebbe potuto raggiungerla una settimana prima, ma chi non è morto nel frattempo sotto le bombe è comunque contento di avere qualcosa da mangiare, un po’ di acqua potabile, medicine e un minimo di energia elettrica).
Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti il video e il testo russo con la traduzione italiana della dichiarazione del ministero degli esteri russo riguardo all’avvio della consegna degli aiuti, e per capire il significato di tutta questa iniziativa, continuiamo nella stessa sezione con un brillante commento di Saker che spiega quanto questi aiuti umanitari sono importanti e perché sono stati insensatamente osteggiati.

Arrivo del convoglio a Lugansk (foto: Spiegel Online)
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