Una delle più tristi conseguenze dell’attuale genocidio nel Donbass è che fa passare totalmente in secondo piano il decimo anniversario della tragedia di Beslan, che solo poche eroiche persone come il nostro amico Ennio Bordato ricordano in Italia con una serie di iniziative memoriali.

Non aspettatevi tanto interesse dei media per questa tragedia... come si potrebbe avere il coraggio di presentare ora la Russia di Putin come una vittima del terrorismo? E non solo le comprensibili (per quanto schifose) ragioni di stato concorrono a zittire la memoria di Beslan... oggi qualcuno potrebbe spingersi addirittura a fare dei paragoni, e a porsi delle domande molto attuali! Chi è stato negli ultimi mesi a bombardare scuole e asili? Chi ha fatto saltare le connessioni idriche a intere città? Chi ha costretto migliaia di famiglie di civili a vivere chiuse nelle cantine sotto la minaccia di morte? In pratica, chi merita oggi di essere definito terrorista?
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