Il trattato intitolato “centocinquanta capitoli”, attribuito a san Gegorio Palamas, occupa un posto importante nella Filocalia, ed è pertanto tra i principali testi di riferimento di chi vuole approfondire la dottrina ortodossa della preghiera. Proprio in quest’opera si trovano alcuni passi che fanno pensare a un’influenza diretta del pensiero agostiniano. Dobbiamo forse pensare che Gregorio Palamas, apologeta del pensiero ortodosso contro le visioni neoplatoniche agostiniane e tomiste, usasse le stesse fonti dei suoi avversari? Oppure qualcun altro può aver interpolato un suo testo con citazioni dirette dalle opere di sant’Agostino, che san Gregorio verosimilmente non conosceva? O magari siamo in presenza di un’opera di un altro autore, successivo al periodo della controversia sull’esicasmo, che scrisse un trattato (certamente ortodosso) con citazioni agostiniane, opera che fu poi attribuita a san Gregorio Palamas? Il metropolita Hierotheos di Nafpaktos ci aiuta a comprendere le ipotesi sulla generazione di questo importante libro, in un saggio che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.
|