Il sito della Chiesa ortodossa serba riporta la notizia della morte del metropolita Jovan di Zagabria e Lubiana nel pomeriggio di giovedì 3 aprile 2014. Il metropolita Jovan (al secolo Joco Pavlović) era nato il 22 ottobre 1936 nel villaggio di Medinci presso Podravska Slatina in Slavonia. Compiuti gli studi teologici a Belgrado, e gli studi post-laurea a Kiel e Monaco di Baviera, insegnò teologia a Prizren e al seminario di Krka.
Vescovo della diocesi di Zagabria dal 1977 e metropolita dal 1982, ebbe il compito non invidiabile di difendere gli interessi della Chiesa ortodossa serba in Croazia dopo l'indipendenza del paese: un compito sul filo del rasoio, dove ogni aperta difesa degli ortodossi e dei loro interessi, e ogni tentativo di instaurare buone relazioni con i cattolici o con il governo croato, erano fonte di altrettanto aspre critiche e biasimo (generalmente senza fondamento).
Il metropolita Jovan è noto tra noi per avere retto per lungo tempo le chiese del patriarcato serbo in Italia. Per anni ha dovuto risiedere a Trieste a causa delle difficili situazioni nella Croazia post-bellica, ed è lì che lo abbiamo conosciuto. Abbiamo trovato un vescovo intelligente e attento alle necessità del suo gregge, inclusi gli ortodossi di lingua italiana. Anche se le sue proposte non ci sembravano tutte facilmente realizzabili (era disposto per esempio a benedire e sostenere un'associazione federativa inter-giurisdizionale di ortodossi italiani, che allora come ora ci pareva un po' utopistica), nondimeno queste idee e la sua disponibilità all'ascolto e alla valutazione dei progetti degli ortodossi "locali" rivelavano un cuore molto attento alla missione dell'Ortodossia in Italia, al contrario di quanto affermato dai suoi indegni detrattori. Ci dispiace solo che in tutti gli anni di permanenza in Italia il metropolita non sia riuscito a imparare l'italiano.
Il nostro ricordo di vladika Jovan non sarebbe completo (e non sarebbe giusto) se non menzionassimo la sua attitudine di paterna pazienza di fronte al tradimento di una piccola parte della comunità ortodossa di Pistoia (già transitata dal cattolicesimo alla Chiesa ortodossa russa e quindi a quella serba, prova che voltagabbana - così come signori - si nasce). Il passaggio di quella scheggia impazzita al vecchio calendarismo greco non aveva alcuna vera ragione, dato che la Chiesa serba (soprattutto nel 1999!) meritava meno di qualsiasi altra le rimostranze della classica vulgata del vecchio calendarismo. Il metropolita Jovan aveva tutto il diritto di punire i colpevoli con ogni sorta di censura e riprovazione ecclesiale, ma non lo fece, mandando continuamente messaggi di pacificazione e di disponibilità a riaccogliere a braccia aperte gli erranti (in tutti i sensi del termine). Preghiamo affinché questa bontà gli valga analoga benevolenza da parte di Dio, così come gli vale certamente tutto il nostro rispetto.
Al metropolita Jovan: Вјечнаја памјат! Eterna memoria!
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