Mentre le funzioni della Settimana Santa e della Pasqua ortodossa riempiono di ammirazione i cristiani non ortodossi in Italia e in molti altri paesi, alcuni si chiedono, a buona ragione, che cosa sarà di tutti quei cristiani ortodossi (in gran parte immigrati) che non tengono i contatti con la loro chiesa, se non per una breve presenza nella notte di Pasqua, e a volta neppure in questa occasione. Quale eredità spirituale lasceranno ai loro figli?
Il portale Pravmir ha ripresentato quest’anno un articolo dal sito Orthodox Canada, in cui padre Geoffrey Korz cerca di capire la mentalità dell’immigrazione (che in Canada è la mentalità della stragrande maggioranza degli abitanti) e i suoi modelli e valori. Per curiosità, i primi immigrati nel Canada potrebbero ben essere stati i monaci ortodossi irlandesi del VI secolo, arrivati per motivazioni esclusivamente spirituali. Curiosamente, quanto più elevate sono le motivazioni spirituali, tanto più assicurato è il futuro. San Brendano e i suoi compagni di viaggio non hanno lasciato nel Nuovo Mondo neppure una traccia materiale, ma la loro storia è ancora raccontata, e continua a ispirare generazioni di credenti. Gli immigrati che hanno cercato migliori condizioni di vita materiale sono oggi largamente dimenticati, e le loro eredità più durature sono le loro chiese... particolari a cui pensare, rileggendo l’articolo su san Brendano e l'immigrazione, che presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti.
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