Nel maggio del 2013 abbiamo presentato un articolo con fotocronaca che testimoniava lo sviluppo della Chiesa ortodossa in Guatemala, a partire dal movimento guidato dal defunto archimandrita Andres Girón, passato all'Ortodossia dopo un periodo da vescovo vagante di area cattolica.
Nel corso dell'ultimo anno, un fenomeno analogo si è sviluppato intorno a un altro vescovo vagante, Eduardo Aguirre Oestmann, che dopo i primi contatti con la Chiesa ortodossa antiochena presso Città del Guatemala, ha preferito rivolgersi alla comunione di una delle chiese antico-orientali, la Chiesa siro-antiochena. Il 6 marzo 2013, al monastero di san Giacomo Baradeo presso Beirut, il defunto patriarca Ignazio Zakka I Iwas ha ordinato Eduardo Aguirre come arcivescovo, con il nome di Mor Yacoub, e gli ha affidato la pastorale del vicariato patriarcale del Guatemala. In queste foto il nuovo vescovo riceve la visita del suo confratello Mor Titus Yeldho, dell'arcidiocesi siro-malankarese degli USA.


Con una figura competente di vescovo locale, la Chiesa siro-antiochena ha un avvenire promettente, a partire da un indubbio seguito popolare.
Forse anche il Patriarcato di Costantinopoli dovrà pensare di dotare la sua missione in Guatemala di un vescovo locale, per cercare di far fronte a un flusso di conversioni dovute più al carisma di un leader locale che non a una scelta consapevole di dottrina e pratica religiosa. Staremo a vedere come si svilupperà questa convivenza di due comunità relativamente giovani ed entrambe focalizzate sull'Oriente cristiano.
Per ora continua la "guerra dei numeri", di cui avevamo già avuto sentore nell'articolo sulla comunità ortodossa di padre Andres Girón. Se quest'ultima, di fronte a un numero di fedeli stimati tra i 100.000 e i 200.000 (numero comunque impressionante) aveva visto le sue statistiche gonfiarsi fino a 800.000 fedeli dichiarati, la missione siro-antiochena non è stata da meno, e ne dichiara due milioni. Speriamo che, quando si sarà depositata la povere delle dichiarazioni gonfiate, potremo avere un quadro più chiaro di questo fenomeno che coinvolge grandi masse in un contesto religioso unico al mondo.
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