Il nostro amico Saker ha intrapreso l’attività di blogger per molti anni con un ottimo punto di partenza: quel che conta è il messaggio e non colui che lo trasmette. Questo gli ha permesso di mantenere uno stretto anonimato (scelta che capiamo e condividiamo), e di focalizzarsi sulla situazione attuale del mondo, piuttosto che sulla sua scelta personale. Questo ha però fatto nascere molte illazioni (generalmente idiote) su di lui, e almeno in un’occasione lo ha spinto a rispondere con un articolo fino a un certo punto autobiografico. Era praticamente un anno fa (l’inizio di marzo del 2014), e Saker stava iniziando ad analizzare la situazione ucraina (cosa che ha portato il suo blog a una rilevanza internazionale, con picchi di 70.000 visitatori al giorno). A quei tempi non avevamo ancora iniziato a tradurre regolarmente le sue analisi, per cui presentiamo ora il suo articolo di un anno fa in traduzione italiana, nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.
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