Vladimir Legojda (nella foto), presidente del Dipartimento sinodale per i rapporti tra Chiesa, società e media della Chiesa ortodossa russa, scrive nel suo canale Telegram di ritenere ragionevole preservare lo studio della lingua ucraina nei territori sotto il controllo della Federazione Russa.
Il Ministero dell'Istruzione della Federazione Russa ha riferito che gli scolari nei territori occupati dell'Ucraina potranno studiare la lingua ucraina come lingua madre o facoltativamente.
Chi non si è dimenticato la politica di strage linguistica e culturale degli ultimi otto anni nello stato ucraino (abolizione delle seconde lingue, divieto di insegnamento del russo, roghi di libri, terrorismo psicologico sui bambini e sui minori, e via elencando) potrà capire quali sono le condizioni di vita e di espressione personale nell'Ucraina "libera" e in quella "occupata".
|