Come tributo all’Ucraina che abbiamo sempre amato, e che ha resistito con eroica serenità in questi anni di pazzia, presentiamo vladyka Onufrij di Kiev (di cui ci onoriamo di definirci amici) al suo ritorno nella sua precedente diocesi di Chernovtsy, a celebrare la Veglia e la Liturgia della Domenica del Figliol Prodigo. Al suo fianco altri due coraggiosi membri dell’episcopato ucraino la cui amicizia e conoscenza personale ci incoraggia e ci ispira: l’arcivescovo Meletij (Egorenko) di Chernovtsy e il vescovo Longin (Zhar) di Banceni.
Ci auguriamo che dopo questi anni anche il popolo ucraino, costretto a dissipare la sua eredità paterna vivendo da dissoluto nel paese lontano degli euro-miraggi, possa presto ritornare in sé e ritrovare l’abbraccio del Padre nella fede ortodossa vissuta senza se e senza ma.
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