Natalia Poklonskaja, 33 anni, neo-nominata come procuratore generale della Repubblica di Crimea, ha descritto la rivolta di EuroMaidan come un "colpo di stato anti-costituzionale" in un'intervista esclusiva a un canale televisivo russo. La dichiarazione ha già fatto infuriare il governo autoproclamato a Kiev.
"Quello che è successo a Kiev è stato, innanzitutto, un colpo di stato anti-costituzionale e una presa di potere armata", ha detto la signora Poklonskaja. "Questa è sempre stata la mia sensazione e questo è il parere che non avevo paura di esprimere [mentre lavoravo] presso l'ufficio del procuratore generale ucraino".
Le persone che attualmente detengono le cariche di presidente e di procuratore generale ucraino sono illegittime, ha aggiunto a bruciapelo. La sua critica senza peli sulla lingua le ha già creato molti nemici nei media ucraini, con giornalisti che descrivono come "frivole" alcune delle sue foto trapelate in rete.
Il regime del Paese ha apparentemente dichiarato una caccia alla giovane pubblico ministero di Crimea, condannandola per aver ricoperto la carica illegalmente e privandola dello status di "consigliere di giustizia".
"Io dico la verità e non ho paura di questa verità. Non sono una criminale, e non propago il nazismo, a differenza di alcuni funzionari di regime a Kiev", ha detto. "Che mi facciano pure cause legali. Credo che giustizia sarà fatta".
Come procuratore della Crimea, Natalia Poklonskaja dice che farà in modo che siano osservate nella regione le leggi ucraine e internazionali. Ha detto che il suo ufficio ha ricevuto petizioni da poliziotti della Berkut, brutalizzati durante la rivolta ucraina.
Poklonskaja ha anche aggiunto che i procuratori si stavano preparando per il referendum. Ma, qualunque sia la volontà del popolo, non ci sarà alcun EuroMaidan in Crimea, ha aggiunto.
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