Aggrappandoci per quanto possibile alle notizie buone dalla Novorossija, presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti l’originale russo e la traduzione italiana di un racconto di coraggio e di speranza: la recente tonsura della monaca Agrippina da parte dell’arcivescovo Mitrofan al convento di santa Olga a Lugansk. Sarebbe il resoconto una normalissima tonsura monastica, con tanto di fotografie, se non fosse che è avvenuta sotto i colpi dell’artiglieria, diretti – come di regola, in questa sporchissima guerra – su obiettivi civili. Ci vuole una certa fede per affidare a Dio la vita di una donna che all’alba del giorno dopo la tonsura potrebbe essere o monaca (morta al mondo) o vittima civile (morta a tutti gli effetti), e siamo contenti di vedere che Dio le ha concesso di esercitare ancora la vita monastica in questo mondo. Ciò non ha impedito, comunque, al convento stesso di essere ancora bombardato qualche giorno più tardi, per grazia di Dio ancora una volta senza vittime al suo interno.
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