Uno dei nostri lettori ci ha segnalato una nota di un blog il cui autore ridicolizza una scelta redazionale dei nostri testi delle funzioni. L’autore del blog non si prende nemmeno la briga di citarci per nome quando ci accusa; evidentemente, ritiene questa una scelta etica. Noi non condividiamo pratiche di anonimato del genere (le riteniamo l’equivalente del ritirare la mano dopo aver tirato una pietra), ma se costui preferisce non identificare le sue accuse con il suo nome (e neppure con il nostro), non vediamo la necessità di tirarlo fuori noi dal suo anonimato. Tuttavia, se invece di farsi beffe di noi in pubblico, si fosse degnato di chiederci la ragione delle nostre scelte, glie l’avremmo potuta spiegare con dovizia di particolari. A beneficio nei nostri altri lettori che possono incappare in queste frecciate veramente gratuite, spieghiamo in dettaglio, nella sezione “Domande e risposte” dei documenti, le ragioni della nostra scelta di un certo termine nella Liturgia.
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