Pravoslavie.ru, 18 marzo 2015
Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che riconosce l'aborto come un diritto fondamentale e anche come una parte dei diritti riproduttivi, nonostante il fatto che la questione rimanga nell'ambito della politica nazionale dei governi delle nazioni dell'UE. Il cosiddetto "rapporto Tarabella", che porta il nome del politico belga Marc Tarabella, è andato oltre la parità tra donne e uomini, e la discussione è diventata uno strumento di cambiamento radicale promuovendo l'accesso all'aborto come diritto umano fondamentale, riporta il sito Rosprav.ru.
Nel complesso la situazione si sta muovendo verso l'intensificazione della retorica pro-aborto nei paesi dell'UE e verso la pressione sui paesi che difendono la vita prenatale dei propri cittadini. La sezione 45 del "rapporto Tarabella" dice: "...sostiene che le donne devono avere il controllo dei loro diritti sessuali e riproduttivi... avere accesso alla contraccezione e all'aborto..." La risoluzione è stata adottata in occasione della sessione del Parlamento europeo a Strasburgo con un voto di 441 contro 205 con 52 astenuti. La misura è stata pienamente sostenuta dall'Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici (il gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo). Dopo la costituzione del Parlamento europeo nel 1953, il gruppo è esistito sotto vari nomi e fino alle elezioni del 1999 ha avuto la maggioranza dei rappresentanti al Parlamento. Nel Parlamento europeo è attualmente il secondo partito per appartenenza numerica.
La Federazione delle associazioni familiari cattoliche in Europa ha descritto il rapporto come "contraddittorio", in quanto ritiene l'aborto come un diritto umano fondamentale e contraddice anche la Carta dei diritti umani dell'Unione Europea. Il primo articolo della Carta recita: "La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata". Il secondo articolo afferma:" Ogni persona ha diritto alla vita". La Carta è un documento che fissa alcuni diritti fondamentali. La formulazione di questo documento è stata coordinata a livello ministeriale ed è inclusa nel progetto costituzionale per l'Europa. Il "rapporto Tarabella" ha provocato una protesta tra le comunità cristiane dell'UE ed è stata lanciata una campagna con raccolta di firme contro di esso. 160.000 persone hanno già firmato la petizione contro la relazione.
Giovedì il Parlamento europeo adotterà probabilmente un altro documento pro-aborto: il "rapporto Panzeri", dal nome del suo autore, Pier Antonio Panzeri. L'articolo 15 di questo documento riconosce l'aborto "come mezzo per salvare la vita delle donne". Con il termine burocratico dell'UE, "accesso ai servizi di salute riproduttiva", si intende la promozione di aborti, controllo delle nascite, e corruzione di minorenni.
Bruxelles, 16 marzo 2015
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