Se c'è una cosa che il nostro Signore Gesù Cristo ha stigmatizzato con tutta la sua forza, questa è l'ipocrisia. Per mantenere una parvenza di legalità, il regime ucraino ha condannato in un processo-lampo il metropolita Pavel (Lebed, a destra nella foto), accusato di violazione della legge sull'odio interreligioso a causa delle sue parole di condanna degli scismatici ucraini e del patriarca Bartolomeo. Allo stesso tempo, persone che hanno meritato ben di più ai sensi della medesima legge ucraina, dopo aver vomitato ingiurie e bestemmie contro la Chiesa ortodossa canonica del paese, godono di libertà e di una perfetta impunità. Scopriamo i dettagli nell'analisi di Kirill Aleksandrov, che riporta punto per punto le rispettive dichiarazioni (NB: contenuti non adatti a lettori troppo sensibili).
|