Vi presentiamo in traduzione italiana un altro saggio di Kirill Aleksandrov, che esamina la provenienza del nuovo fondo caritatevole degli scismatici ucraini. Non ci stupisce tanto la sfacciataggine del Dipartimento di Stato americano, che finanzia apertamente la struttura di beneficenza mirata tra l’altro alla “reintegrazione del Donbass” (ovvero, a leggere tra le righe, a provvedere soft power politico in un territorio in cui gli Stati Uniti non hanno alcun potere): ci stupisce invece – e molto – il silenzio assordante di tutti quelli che per decenni hanno martellato (e si permettono ancora di martellare) la Chiesa russa con accuse di asservimento a politiche statali.
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