Tutti si aspettavano che anche il cessate il fuoco dei secondi accordi di Minsk venisse violato, dalla giunta che non ha mantenuto un solo impegno dichiarato (tranne quello di perseguitare i bambini del Donbass). Noi temevamo che il tradimento della parola si accompagnasse anche alla profanazione della fede religiosa, e così è stato: la nuova offensiva contro il Donbass è partita proprio al mattino del Venerdì Santo ortodosso. Il ricorso a questa piccineria strategica (da un paese che ha ormai cominciato a fare le liste di proscrizione dei suoi abitanti "a cui piace la Russia), unito al prevedibile fallimento della nuova offensiva militare, è un altro segno dei giorni contati del regime golpista.
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