I festeggiamenti per i 50 anni di dialogo tra cattolici e ortodossi avrebbero fatto sperare in qualche frutto, magari modesto, che parlasse di avanzamento del processo di dialogo e di vero avvicinamento, ma da quanto si legge negli ultimi documenti vaticani sembra tirare davvero una cattiva aria. Maurizio Blondet, citando l’autore cristiano ortodosso Israel (Adam) Shamir, si lamenta in questo articolo dell’inquietante documento vaticano che sembra chiudere le porte a ogni pretesa cristiana di annunciare la salvezza al popolo ebraico. Al tempo stesso, la dichiarazione nella recente lettera al patriarca Bartolomeo, che “non vi è più alcun impedimento alla comunione eucaristica” tra cattolici e ortodossi, dopo che in ben 50 anni NON UNO degli scogli di contesa dogmatica (o di seria differenza pratica o pastorale) è stato rimosso, è davvero profondamente scoraggiante. Il nostro confratello svizzero, il suddiacono Claude Lopez-Ginisty, che cura il blog Orthodoxologie e che si definisce “pravoslave irenique”, ha scritto a proposito di tale documento un articolo che sembra apparentemente contraddire il suo approccio irenico, ma che noi troviamo del tutto giustificato. Presentiamo la traduzione italiana dell’articolo di Claude nella sezione “Confronti” dei documenti.
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