Un gruppo indipendente denominato “Catholic Church of the East” ha iniziato la transizione verso la Chiesa ortodossa russa fuori della Russia (ROCOR). Il suo leader, il cristiano arabo Ramzi Musallam (nella foto), era cresciuto a Scranton in Pennsylvania nella Chiesa Cattolica Nazionale Polacca, e vi era stato ordinato sacerdote prima di diventare un arcivescovo vagante. Ricevuto nella Chiesa ortodossa, è stato ordinato diacono e sacerdote dal metropolita Hilarion (Kapral), e ora è lo ieromonaco Elias. Il sito della ROCOR ha pubblicato il 4 febbraio la notizia di questo passaggio all’Ortodossia, annunciando che ha avuto inizio il processo di catechizzazione ortodossa e di graduale accoglienza di clero e fedeli della “Catholic Church of the East” nell’Ortodossia, un processo che si prevede lungo e complesso. Tre parrocchie (due in Pennsylvania e una nel Connecticut), delle 60 vantate dal movimento, sono già state ricevute.
Questa notizia ci aiuta a fare il punto della situazione su cose simili che possono accadere anche in Italia, pur con tutte le possibili distinzioni di ambienti e persone. In particolare, notiamo che:
- ben difficilmente i vescovi di giurisdizioni indipendenti vengono accettati come tali, e in molti casi (come questo) si procede anche alla loro ri-ordinazione come diaconi e preti;
- si offre una precedenza a vere congregazioni composte da fedeli regolari, piuttosto che a piccoli gruppi di clero senza gregge;
- un conto sono le statistiche vantate, un altro quelle effettive: della “Catholic Church of the East”, che pure ha autentici luoghi di culto e un certo numero di fedeli, appena il 5% delle comunità è entrato finora nella Chiesa ortodossa;
- finora la Chiesa ortodossa che ha dato maggiore disponibilità a “de-vagantizzare” i gruppi indipendenti (pur subendo molte difficoltà e fallimenti) è la Chiesa russa.
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