Dalla fine di febbraio, i media del mondo sedicente libero sono stati in allerta a pretendere dichiarazioni dal patriarca di Mosca, pronti, secondo il noto detto "damned if you do, damned if you don't", a condannarlo per ogni suo momento di silenzio, e al proferire delle sue prime parole, a condannarlo ancor più duramente per quel che dice, a prescindere da cosa abbia detto veramente.
Il 6 marzo, alla Domenica del Perdono, le parole del patriarca sono effettivamente risuonate piuttosto chiare, e si sono viste due reazioni: le prevedibili distorsioni da parte della grancassa mediatica del "pensiero unico" occidentale, e il meno prevedibile silenzio delle autorità della Chiesa russa nel mondo, forse spiazzate dal dover spiegare parole e posizioni che possono essere facilmente distorte.
Dobbiamo dare atto alla redazione del blog Ricognizioni (che non sapremo mai ringraziare abbastanza) di aver pubblicato il testo italiano in forma integrale dell'omelia del patriarca Kirill nella Domenica del Perdono.
Da parte nostra, vi presentiamo la traduzione italiana dell'omelia della sera del primo martedì di Quaresima, che non è la versione "soft", o "dietetica", della prima predicazione, ma l'interiorizzazione degli stessi principi. Quelli che si sentono risvegliati dai temi della prima omelia, avranno modo di trasporli nel loro cammino spirituale attraverso la seconda.
|