Il 5 aprile, con sentenza del tribunale amministrativo del distretto di Kiev nella causa presentata dal deputato Aleksandr Dolzhenkov contro il presidente della Verkhovna Rada Andrej Parubij, è stata riconosciuta l’illegalità delle azioni intraprese da quest'ultimo per forzare la Chiesa ortodossa ucraina ad assumere un nuovo nome imposto dallo stato. Anche se agli osservatori non può sfuggire la coincidenza del pesante risultato elettorale per la coalizione di Poroshenko (e di Parubij) che tanto aveva fatto contro la Chiesa canonica, nondimeno la sentenza aiuta a far sentire tutte le persone genuinamente religiose in Ucraina più sicure dei loro diritti.
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