Il reliquiario con la costola di san Nicola prelevata a Bari e offerta per un pellegrinaggio di venerazione alla Chiesa russa è stato a Mosca dal 21 maggio al 12 luglio, dove oltre 1.800.000 fedeli hanno potuto venerare la reliquia.

Ora il reliquario rimarrà a San Pietroburgo fino al 28 luglio, prima di rientrare in Italia: indubbiamente, molti altri fedeli potranno venerare la reliquia anche in queste settimane.
Questo è stato uno dei risultati positivi dell’incontro tra il patriarca Kirill e papa Francesco all’Avana nel febbraio del 2016. Da una parte, siamo felici che molti fedeli russi che non avrebbero potuto visitare Bari abbiano avuto nella loro patria l’opportunità di una venerazione diretta delle reliquie di san Nicola; d’altra parte, pensiamo a quanti invece sarebbero venuti davvero in Italia, portandoci le loro storie, le loro esperienze e un mare di contatti tra i nostri due paesi, e invece non hanno potuto farci visita a causa delle restrizioni dovute alla dissennata politica antirussa a cui l’Italia si è accodata. Questa è solo una delle sciagurate conseguenze di tale politica, di cui presto o tardi tutte le chiese ortodosse in Italia patiranno i colpi.
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