Vi presentiamo la notizia dell’apertura di una nuova parrocchia per gli ortodossi romeni negli Emirati Arabi Uniti, frutto della stretta collaborazione tra il Patriarcato di Antiochia e il Patriarcato di Romania. Questa è la pratica corretta e canonica per la costituzione, all’interno del territorio di una Chiesa ortodossa autocefala, di una parrocchia spiritualmente legata a un’altra chiesa: la giurisdizione canonica resta della Chiesa locale, e tutti i dettagli della vita parrocchiale (dalla costruzione del luogo di culto alle particolarità linguistiche e cultuali alla nomina del parroco) possono essere gestiti dalla Chiesa sorella a cui la comunità in questione fa riferimento. Se così si fosse gestita anche la questione della parrocchia di Doha nel Qatar, non ci sarebbe stata alcuna ragione di conflitto tra i Patriarcati di Antiochia e Gerusalemme. Invece, la creazione unilaterale di una nuova diocesi sotto Gerusalemme con l’elezione del parroco locale ad arcivescovo del Qatar ha creato un contenzioso canonico che poteva benissimo essere evitato, come gli esempi russo e romeno hanno dimostrato in modo esauriente.
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