Uno degli indizi più sicuri della stabilità mentale di padre Andrew Phillips, che non fa mistero della sua fedeltà alla Chiesa ortodossa russa, è la sua disponibilità a metterne in discussione i difetti, senza rinnegare tale fedeltà. Vediamo nella traduzione italiana di uno dei suoi ultimi saggi come difendersi da tre tristi tracce del retaggio sovietico (imperialismo, centralizzazione burocratica e superstizione) che ancora fanno capolino nel mondo ortodosso russo.
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